Come fai a sognare qualcosa che non conosci? La sfida dell’orientamento nelle scuole primarie

Le nuove Linee Guida per l’Orientamento del Ministero sottolineano l’importanza dell’orientamento permanente. In linea con l’Europa, riportano che l’orientamento deve partire già dall’infanzia e dalla scuola primaria. Ma cosa si intende per orientamento in questi primi anni del percorso di istruzione? In Europa si chiama “Early Career Education” e si fonda sull’esplorazione e scoperta di sé e del mondo al fine di ampliare gli orizzonti per il pieno sviluppo del potenziale degli studenti. Su questo tema vi raccontiamo alcune esperienze recenti in Italia e in Europa. 

In tante parti d’Europa, iniziare presto è un asset centrale per i sistemi di orientamento. In Inghilterra, per esempio, ad inizio gennaio, è stato finaziato dal Governo un nuovo programma di orientamento pensato proprio per le primarie (con 2.6 milioni di sterline). Anche le nuove Linee Guida italiane si esprimono sul tema e citano l’importanza di iniziare le attività di orientamento nei primi anni del percorso di istruzione per sostenere “la fiducia, l’autostima, l’impegno, le motivazioni, il riconoscimento dei talenti e delle attitudini”. 

Un numero sempre più ampio di studi ci aiuta a chiarire cosa si intende per orientamento precoce e quali sono le metodologie di riferimento. L’orientamento precoce è svincolato dalle scelte e ha a che fare con un attento processo educativo. Si chiama per questo “Early Career Education”: l’obiettivo non è quello di fare crescere troppo in fretta i nostri studenti ma, al contrario, di far sì che gli studenti siano realmente liberi quando poi si troveranno nei momenti di transizione. L’orientamento precoce si fonda su una sana esplorazione e scoperta di sé e del mondo, compreso quello dell’istruzione, del lavoro e delle professioni, al fine di ampliare gli orizzonti per il pieno sviluppo del potenziale degli studenti” (Niles & Harris-Bowlsbey, 2017). Le esperienze infantili hanno un ruolo nella costruzione dell’identità dei futuri adulti e il processo dello sviluppo di carriera inizia presto nei bambini attraverso l’osservazione del mondo che li circorda e la comprensione che il lavoro farà parte della loro vita da adulti. 

L’obiettivo è quello di equipaggiare gli studenti con gli strumenti che li renderanno poi capaci di influenzare, individualmente e collettivamente, le strutture che limitano il pieno sviluppo della potenzialità e delle possibilità di perseguire le proprie aspirazioni. I dati parlano chiaro e ci raccontano che le aspirazioni dei bambini dipendono fortemente dal contesto a cui i bambini sono esposti (con grandi ostacoli alla mobilità sociale), che le aspirazioni professionali non hanno spesso nulla a che vedere con la realtà del mondo del lavoro e che ancora troppo spesso sono influenzate da stereotipi di vario tipo (https://www.educationandemployers.org/research/what-works-primary/; Chambers et al. 2018).  Le aspirazioni hanno un impatto sull’impegno degli studenti nello studio e questo innesca a cascata una serie di meccanismi che avranno poi grande impatto sul percorso di carriera degli studenti (Gottfredson, 2002). 

La progettazione di queste attività deve dunque puntare ad allargare gli orizzonti, a far conoscere modelli di ruolo controsterotipici, a creare contesti in cui gli studenti possano fare esperienze positive e in cui possano sentirsi protagonisti. In Italia sono ancora poche e frammentate le esperienze di orientamento precoce. Tra queste, il team di SORPRENDO ha recentemente lavorato con 56 classi della scuola primaria nella Provincia di Pesaro e Urbino per aiutarle a conoscere le professioni partendo dalla scoperta del proprio territorio. Il progetto si chiama Apprendo Imprendo e offre, tra i vari materiali, una piattaforma liberamente fruibile con una serie di gite virtuali orientative e interattive nelle aziende locali: https://confindustriapu.apprendoimprendo.it/ Il progetto è raccontato in questo breve video documentario: https://youtu.be/QOxRZHOW9ik

L’attività è diventata punto di partenza anche per una avventura europea che vede insieme scuole e esperti di orientamento dall’Italia, la Spagna, la Grecie e la Romania per costruire piccoli strumenti  per aiutare l’incontro tra scuole e mondo del lavoro. Il progetto si chiama PRIME e ve ne abbiamo già parlato qua

Nei prossimi giorni verrà pubblicato il manuale di riferimento teorico e i primi kit a supporto dell’incontro scuola-mondo del lavoro. Se interessati a sperimentarli, vi invitiamo a contattarci compilando il form sul sito di progetto: www.projectprime.eu

Una serie ricca di spunti e materiali è inoltre presente su questo sito inglese: https://primary-careers.careersandenterprise.co.uk/