Guiding cities: le città che orientano. prende avvio la sperimentazione anche in italia.

Guiding Cities è un progetto internazionale che promuove la collaborazione tra i diversi attori locali nell’ambito dei servizi di orientamento, per migliorare la pianificazione strategica delle risorse e per promuovere politiche e azioni coerenti, per favorire le scelte formative e professionali degli studenti e per ridurre la dispersione scolastica.

Nella prossime settimane, anche in Italia prenderà avvio la sperimentazione del modello e degli strumenti. 

Il progetto Guiding Cities offre alle comunità locali e ai servizi di orientamento una serie di strumenti di analisi, monitoraggio e benchmarking, per migliorare la pianificazione delle risorse e la qualità dei servizi, l’innovazione e l’accesso ai servizi di orientamento e potenziare le azioni di prevenzione della dispersione scolastica.

I dati allarmanti sulla dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile rendono prioritaria una riflessione sulla qualità e sulla efficacia dei servizi di orientamento nel nostro Paese: questi fenomeni, che continuano a connotare negativamente il nostro sistema educativo, rappresentano una sfida cruciale per tutti i sistemi territoriali e gli enti che coordinano le azioni e le risorse di orientamento a livello locale. Questa esigenza comune a molti Paese Europei è anche l’obiettivo principale del progetto Guiding Cities che mette a confronto alcune esperienze importanti e innovative, tra le quali Barcelona, Siena, Bucharest e Atene.

Il progetto Guiding Cities, “le città che orientano”, nasce con l’intento di raccogliere, analizzare e diffondere le migliori esperienze di coordinamento e promozione dei sistemi territoriali di orientamento professionale. Le moderne città sono infatti al centro di grandi innovazioni organizzative e tecnologiche (si parla di Smart Cities) proprio per facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi e alle opportunità. Sul tema specifico dei servizi di orientamento, mancano invece approfondite analisi e ricerche comparative che possano promuovere l’innovazione e qualificare maggiormente il ruolo delle città e degli enti territoriali. Attraverso “working groups” internazionali, esperti e ricercatori hanno definito una serie di strumenti utili per accompagnare le diverse organizzazioni e istituzioni territoriali nell’analisi dei processi di gestione e pianificazione dei servizi di orientamento, disponibili a livello locale, per verificare il livello di strutturazione ed efficacia di tali servizi e identificare i punti forti e gli ambiti di miglioramento.

Il set di strumenti di Guiding Cities comprende:

  • GCities Model, the map for creating a Guiding City – Un quadro di riferimento per la qualità dei servizi a livello locale
  • GCities Checklist, a tool to evaluate and improve – Uno strumento per l’analisi e il miglioramento dei servizi di orientamento
  • Inspiring Guidance Practices – Un database con esempi, pratiche e casi studio.

L’obiettivo del Modello e della checklist non è quello di valutare, ma di promuovere azioni mirate al miglioramento dei servizi di orientamento. Si tratta strumenti finalizzati a migliorare l’analisi e la pianificazione strategica di possibili interventi di miglioramento dei servizi di orientamento offerti.

Nelle prossime settimane, si aprirà anche in Italia la fase di sperimentazione degli strumenti attraverso la creazione di “working groups” territoriali, la diffusione on line dei documenti di lavoro e la valutazione degli strumenti. Gli enti locali e le organizzazioni interessati a partecipare possono cogliere questa occasione per testare il modello e avviare una riflessione sugli elementi che caratterizzano una pianificazione efficace ed efficiente dei servizi di orientamento.

Maggiori informazioni sul sito del progetto: http://www.guidingcities.eu/it/ .