Indagine ocse 2017: migliorare le competenze consolidando il rapporto tra scuola e mondo del lavoro

E’ necessario rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro per favorire il miglioramento delle competenze dei giovani. A ribadirlo questa volta è l’Ocse, nel rapporto economico sull’Italia 2017, presentato a Roma presso la sede del MIUR il 15 febbraio u.s. dal Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) Angel Gurria. I cardini principali devono essere le politiche attive del lavoro, il consolidamento della collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, il rafforzamento e la qualificazione del sistema di formazione professionale anche post-secondario.

Il rapporto economico sull’Italia 2017, presentato a Roma presso la sede del MIUR il 15 febbraio 2017 dal Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), Angel Gurria.Tra le principali sfide che l’Italia dovrà affrontare l’indagine richiama la necessità di ‘Migliorare le competenze e adeguarle alle esigenze del mercato‘. L’elevato tasso di disoccupazione giovanile, l’allarmante livello di abbandono scolastico precoce (drop out) e il rilevante mismatch tra i profili usciti dai percorsi formativi e le competenze richieste dalle aziende rappresentano i principali fenomeni da contrastare attraverso tre leve principali: le politiche attive del lavoro, il consolidamento della collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, il rafforzamento e qualificazione del sistema di formazione professionale anche post-secondario.

A tale scopo, il rapporto richiama le recenti riforme del mercato del lavoro e della scuola (rispettivamente ‘Job Act’ e ‘Buona Scuola’) come ‘piccoli passi nella giusta direzione‘ anche se non sufficienti. L’assegno di ricollocazione professionale, i percorsi di alternanza scuola lavoro previsti in tutti i percorsi liceali, tecnici e professionali, la riforma in discussione sulla formazione professionale, la sperimentazione del sistema duale rappresentano misure specifiche che potenzialmente possono avere un impatto diretto sul miglioramento del livello di occupabilità e delle competenze possedute dai giovani in contrasto ai fenomeni sopra richiamati.

In questo quadro, non deve però sfuggire quanto sia fondamentale una seria riflessione su come sostenere l’acquisizione da parte dei giovani delle competenze per gestire autonomamente e consapevolmente le proprie scelte di studio e di lavoro e che a livello europeo vengono definite ‘Career Management Skills’. La riflessione su questo tema rappresenta un tassello fondamentale nell’organizzazione dei servizi di orientamento, in modo da garantire, ad ogni studente e ad ogni persona che deve trovare o cambiare lavoro, quei percorsi di consulenza e di accompagnamento utili a fare il passo giusto, a selezionare le opportunità migliori, a candidarsi in modo efficace.

Per questo motivo, la strategia suggerita nell’indagine OCSE di rafforzare il rapporto tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro passa necessariamente non solo dalla costruzione operativa di reti per la collaborazione tra questi due mondi, ma anche dalla strutturazione di un sistema di orientamento che, come indicato nelle Linee guida del MIUR per l’alternanza scuola lavoro (ottobre 2015), “a partire dalle caratteristiche degli studenti, li accompagni fin dal primo anno per condurli gradualmente all’esperienza che li attende. L’attività di orientamento va concepita anche in vista  delle  scelte  degli  studenti  successive  al  conseguimento  del  diploma quinquennale. Nell’ipotesi di scelte che indirizzino lo studente verso percorsi universitari o del sistema terziario non accademico, l’esperienza di alternanza si rivela strumento indispensabile di orientamento delle scelte lavorative e professionali successive al conseguimento del titolo di studio nel segmento dell’istruzione superiore.”

La sfida più importante in questo ambito è probabilmente allora proprio quella di capovolgere l’ottica per cui l’orientamento è una ‘cura’ per chi è disorientato a quella in cui si riconosce la necessità di individuare ‘un insieme di competenze’ che ciascun cittadino deve acquisire fin dalla scuola per gestire durante tutto l’arco della vita il proprio progetto di vita.

In particolare, sulle Career Management Skills si veda anche le proposte elaborate nell’ambito del progetto LE.A.DE.R. www.leaderproject.eu.