Innovare la scuola: integrazione delle azioni del piano nazionale scuola digitale nel ptof

Guardare alla scuola “come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita”: questo lo scopo ultimo del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) previsto dalla L. 107/2015 e adottato tramite il DM 851/2015 che si pone quindi come strategia complessiva di innovazione della scuola non solo a livello tecnologico ma soprattutto metodologico e culturale. La stessa legge che lo istituisce richiede che nel 2016 vengano inserite nel nuovo Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) azioni coerenti con tale piano.  

Pensare ad una scuola digitale è fondamentale anche per potenziare l’orientamento e tutte quelle attività che consento agli studenti di esplorare il mondo e proiettarsi, attraverso nuove risorse e tecnologie, nel futuro. 

L’opportunità e la sfida connessa al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) rappresentano in termini di risorse, nel periodo 2015-2020, un investimento di oltre un miliardo di euro per l’attuazione del Piano attraverso i Fondi per la Buona Scuola, il PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020 e altri fondi MIUR.

La struttura del piano prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici:

  • realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
  • potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
  • adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni;
  • formazione dei docenti;
  • formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione;
  • potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole;
  • valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
  • definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.

Il PNSD si articola in tre ambiti di lavoro (Strumenti, Contenuti e Competenze, Formazione e Accompagnamento), nove aree d’intervento (Accesso; Spazi e ambienti per l’apprendimento; Identità digitale; Amministrazione Digitale; Competenze degli studenti; Digitale, Imprenditorialità e Lavoro; Contenuti Digitali; Formazione del Personale; Accompagnamento), trentacinque Azioni. Per ciascuna azione sono individuati: le risorse, gli strumenti, i tempi di prima attuazione, gli obiettivi misurabili. Per approfondire le specifiche azioni previste dal PNSD e gli avvisi ad esso collegati visita il sito: http://www.istruzione.it/scuola_digitale/

Un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola è ricoperto dall’animatore digitale che possa favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale” (’art. 31, comma 2, lettera b), DM n. 435 del 2015). A tale figura è richiesto di organizzare attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD; individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (adozione di software, ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.); lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell’istruzione, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli studenti.

Come integrare nella programmazione del PTOF le azioni previste dal PNSD?

  • Riservare una sezione specifica del Piano triennale dell’offerta formativa al PNSD. L’articolazione dei contenuti potrebbe richiamare i tre principali ambiti di intervento dell’animatore digitale: formazione interna; coinvolgimento della comunità scolastica e creazione di soluzioni innovative.
  • Per ciascun ambito indicare gli obiettivi che si intendono raggiungere per ciascuna delle tre annualità e le relative azioni previste.
  • Tale programmazione non potrà che essere basata su un’analisi della situazione attuale dell’istituzione scolastica e dei fabbisogni della scuola stessa.

In termini di valutazione di tecnologie digitali per la scuola, il MIUR ha già positivamente sperimentato a livello nazionale il software SORPRENDO e la sua acquisizione da parte dell’istituzione scolastica potrebbe quindi utilmente rispondere alla richiesta del PNDS di individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola.  

Su questi temi, per tutti i docenti che si sono candidati quali Animatori Digitali e i Dirigenti Scolastici e docenti interessati, giovedì 21 gennaio 2016, alle 15, è in programma un Web Seminar gratuito sul tema “Il Piano Nazionale Scuola Digitale: le azioni previste e la figura dell’Animatore digitale.”. Si tratta di un seminario accessibile on line durante il quale sarà condivisa una presentazione del Piano e un’analisi della figura dell’Animatore digitale.

Per iscrizioni collegarsi alla pagina www.sorprendo.it/webinar-sorprendo