L’iniziativa ‘scuola al centro’ diventa nazionale: le proposte devono essere inviate entro il 31 ottobre. 

Scuola al Centro è l’iniziativa del MIUR per valorizzare i tempi e gli spazi delle scuole e, dopo una prima fase sperimentale riservata solo alle città più grandi, ecco un nuovo bando finanziato con fondi europei PON della programmazione 2014/2020 che si propone di aprire l’iniziativa a livello nazionale, coinvolgendo le scuole primarie e secondarie.

Ci sono a bando 240 milioni e le proposte devono essere presentate entro il 31 ottobre 2016.

Il piano promuovere l’idea di una scuola al centro della comunità locale attraverso la riorganizzazione di tempi, spazi e attività. Il nuovo bando chiede alle scuole di presentare progetti per l’inclusione sociale e la lotta al disagio attraverso l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico, soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche. Obiettivo è la riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa con interventi di sostegno e di orientamento rivolti agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità.
Attraverso i progetti la scuola potrà diventare uno spazio aperto alle famiglie, al quartiere e al territorio, grazie ad attività creative e di supporto, che creino motivazione e sinergie tra tutti gli attori coinvolti.

Ogni scuola potrà ricevere fino a 40.000 euro, su un totale stanziato di 240 milioni: questo significa che 6.000 scuole potranno accedere al finanziamento. Le azioni previste dal bando saranno realizzate nell’anno scolastico già iniziato, ma potranno anche essere estese al successivo 2017-2018.
Il progetto è articolato in moduli, ciascuno della durata minima di 30 ore ma che possono anche svilupparsi fino a 60 o 100 ore. Devono essere previsti due moduli di competenze di base (tra cui l’italiano), due moduli di attività sportiva/motoria, e uno o più moduli a scelta all’interno di un elenco contenuto nell’avviso che comprende anche l’orientamento post scolastico (che non poteva mancare vista la finalità di lotta all’insuccesso e alla dispersione scolastica del programma).

L’orientamento rappresenta sicuramente una delle azioni fondamentali nella lotta alla dispersione e questa iniziativa offre alle scuole l’opportunità di promuovere quelle attività di informazione e di supporto agli studenti che permettono ad ognuno di scegliere meglio un percorso per il proprio futuro e investire le proprie energie in modo più efficace e soddisfacente.

L’offerta di attività potrà quindi comprendere iniziative, quali laboratori sulle professioni, testimonianze di rappresentanti del mondo del lavoro, workshop sull’analisi dei propri interessi e il collegamento con l’offerta formativa e con le richieste del mondo del lavoro, che potranno poi essere ampliate nel corso dell’anno, anche di sabato e nei fine settimana. In questo modo sarà possibile aiutare molti giovani a ritrovare la motivazione nello studio, a esplorare il mondo del lavoro e delle professioni e a conoscersi meglio in vista di una migliore scelta formativa o professionale.

Per le scuole si tratta di un impegno rilevante, ma al tempo stesso di una opportunità di consolidare e ampliare i legami attivi con il proprio territorio, di instaurare collaborazioni con enti, imprese, associazioni che possono allargare l’offerta di servizi e di attività della scuola. A questo scopo, per facilitare l’attività di progettazione da parte dei docenti, proponiamo un modulo già strutturato per la tipologia ‘Orientamento postscolastico‘ di 30 ore che le scuole possono liberamente utilizzare (cfr. voce DOWNLOAD al termine dell’articolo) nelle loro proposte e che valorizza i risultati ottenuti dalle esperienze condotte in questo ambito grazie all’uso del software SORPRENDO.

Per la presentazione delle proposte: http://www.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020 
Per ulteriori approfondimenti e iniziative, contattateci.