Sorprendo nell’obbligo di istruzione: l’esperienza della rete dei ciofs – fp piemonte

Continuiamo il nostro viaggio tra le realtà che hanno adottato il software SORPRENDO per l’orientamento e raggiungiamo il Piemonte, per conoscere l’esperienza della rete regionale dei C.I.O.F.S. – F.P. PIEMONTE.

L’ente vanta una lunghissima tradizione nella formazione e nell’orientamento ed è stato uno dei promotori di SORPRENDO, già nella prima fase di sperimentazione in Italia, contribuendo allo sviluppo della metodologia e dei contenuti iniziali. Oggi incontriamo Chiara Ortali, esperta di orientamento presso la sede di Torino, che ci racconta come usano SORPRENDO con giovani e studenti che sono ancora nell’ambito dell’istruzione obbligatoria. 

Innanzi tutto Le chiediamo di presentare brevemente la vostra organizzazione …

“Il Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, CIOFS-FP Piemonte, è un’associazione senza scopo di lucro, costituita in Piemonte nel 1977 e collegata con il CIOFS-FP Nazionale, che ha sede a Roma, e con la rete degli altri centri regionali, diffusa in 15 regioni italiane. In Piemonte operiamo attraverso una sede regionale, 12 centri accreditati per la formazione e l’orientamento, distribuiti su 4 province, e 5 Centri di Bilancio delle Competenze e Orientamento Professionale – BIL.CO”.

Nella vostra realtà, SORPRENDO viene utilizzato già nei percorsi dell’obbligo di istruzione. Ci racconta un’esperienza in questo ambito?

“Abbiamo utilizzato SORPRENDO nel progetto Laboratorio Scuola e Formazione e in particolare nei  LAPIS, acronimo dei LAboratori Per Il Successo. Si tratta di un’iniziativa rivolta a studenti di età compresa tra i 14 e 16 anni, ancora iscritti alla scuola secondaria di primo grado e, in alcuni casi, con più di nove anni di frequenza scolastica. I laboratori LAPIS hanno l’obiettivo di sostenere il conseguimento della licenza di scuola secondaria di primo grado e l’eventuale maturazione e riconoscimento di crediti formativi per l’ ingresso e la prosecuzione del percorso di studio nella formazione professionale o nella scuola secondaria di secondo grado. Le attività prevedono la possibilità per gli studenti, attraverso la partecipazione ai percorsi laboratoriali, di approfondire la conoscenza di alcuni settori lavorativi e dei relativi percorsi di formazione: elettrico, meccanico, alimentare, ristorazione, servizi all’impresa, trattamenti estetici, acconciature, abbigliamento e grafica.

In questo ambito, SORPRENDO è stato utilizzato per esplorare con i ragazzi i loro interessi e le preferenze lavorative, per individuare i percorsi laboratoriali più coerenti con tali elementi. In specifico, suddivisi in gruppi di 10-15 partecipanti, gli studenti hanno compilato il questionario degli interessi ottenendo in esito una lista di ‘aree di attività’ maggiormente coerenti con le loro risposte. Questi risultati ci hanno permesso di accompagnare gli studenti nella scelta del laboratorio professionale più in linea con i loro interessi e preferenze”.

Ricordiamo che le ‘Aree di attività’ in SORPRENDO non corrispondono a settori economici ma a categorie generali che raggruppano professioni con caratteristiche simili. Sulla base delle caratteristiche attraverso le quali le professioni sono descritte in SORPRENDO, ciascuna professione è associata ad un massimo di 4 diverse aree. 

Oltre che nei percorsi di orientamento che coinvolgono ragazzi molto giovani (età compresa tra gli 11 e i 14 anni) con cui riflettere sul loro immaginario del lavoro per renderlo maggiormente realistico e strutturato, l’utilizzo delle Aree di attività si può dimostrare molto utile anche con chi si dimostra a disagio davanti a una lunga lista di professioni o con coloro che hanno già un interesse specifico per un determinato tipo di lavoro e ambito.

“Inoltre utilizziamo SORPRENDO anche all’interno della nostra offerta formativa in obbligo di istruzione prevedendo diverse fasi lungo il percorso.

Al primo anno gli studenti esplorano le professioni in esito al percorso grazie al database presente nel software e successivamente compilano il questionario degli interessi per verificare il livello di compatibilità, rendere maggiormente realistica la loro rappresentazione del mondo del lavoro e individuare punti di attenzione per lo sviluppo del percorso.

La seconda fase, in preparazione allo stage previsto durante il terzo anno, prevede di utilizzare nuovamente il questionario degli interessi per verificare se e come nel corso del tempo gli interessi e le preferenze si siano modificati. L’obiettivo è quello di individuare ambiti e profili per l’inserimento nella realtà aziendale che sarà sede di stage. Anche in questo caso, l’utilizzo delle ‘aree di attività’ è molto utile: in un corso per Addetto/a alle vendite, la presenza di preferenze non solo per l’area di attività ‘Servizi al pubblico’, ma anche, ad esempio, ‘Scienza e tecnica’, può portare alla valutazione di una posizione stage più interessante per lo studente, come ad esempio quelle di addetto alle vendite in un’erboristeria o in negozio di telefonia.”

L’utilizzo ricorsivo di SORPRENDO sulla base degli obiettivi orientativi individuati è sicuramente una possibilità fondamentale per uno strumento educativo utile per sostenere l’acquisizione di quelle conoscenze e capacità oggi fondamentali nel processo di orientamento, anche a partire dall’analisi dei propri interessi e preferenze che possono cambiare in base al processo di crescita e alle esperienze vissute. In questo senso, utilizzate lo strumento anche successivamente all’assolvimento dell’obbligo di istruzione?

“Si, utilizziamo questo strumento, insieme ad altri, nei percorsi di orientamento post-diploma, ad esempio nei licei, per accompagnare i ragazzi nel processo di scelta e nell’individuazione di alternative interessanti e in linea con il loro progetto formativo e professionale. Lo usiamo anche nei percorsi in Alternanza Scuola Lavoro, per sostenere la preparazione degli studenti nelle diverse esperienze di contatto con il mondo del lavoro e per accompagnare la riflessione di ciascuno circa il significato che tali esperienze possono avere per il loro percorso.”

Ringraziamo molto la dottoressa Chiari Ortali per la testimonianza e per gli spunti offerti sulle possibilità di utilizzo dello strumento SORPRENDO nelle azioni di orientamento nell’ambito dell’obbligo di istruzione e non solo.