Utilizzare sorprendo nei percorsi in alternanza scuola lavoro: l’esperienza dell’itcg ‘fermi’ di pontedera (pi)

Molte sono le scuole che utilizzano SORPRENDO con ottimi risultati  all’interno dei percorsi in Alternanza Scuola Lavoro e che sono disponibili a condividere la loro esperienza per offrire spunti e suggerimenti ad altre scuole che lo utilizzano o che sono interessate a sperimentare questo innovativo strumento di orientamento alle professioni.

Per questo motivo iniziamo un “viaggio” alla scoperta di queste esperienze, andando ad intervistare i protagonisti. In questo articolo, ringraziamo quindi la professoressa Maria Lina Saba dell’ITCG “Fermi” di Pontedera (Pisa) che condivide con noi la positiva esperienza di utilizzo di SORPRENDO nei percorsi in Alternanza Scuola Lavoro.

Innanzitutto, può presentarci brevemente l’istituto e il suo ruolo?

L’ITCG “Fermi” è presente nella città di Pontedera (PI), realtà territoriale di importanza economica, commerciale e amministrativa (sede della Piaggio, della CDC, della Mitsuba, di molti esercizi commerciali, centro di servizi sanitari, amministrativi e commerci ali su cui gravita l’intera Valdera), sin dal 1959. L’offerta formativa prevede percorsi del settore Economico indirizzo Amministrazione, finanza e marketing e indirizzo Turismo e del settore Tecnologico indirizzo Costruzioni, Ambiente e territorio e indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria.

Il mio ruolo nell’istituto è di Referente per l’Alternanza scuola lavoro e per l’Orientamento in uscita.

Per quali attività di orientamento utilizzate SORPRENDO?
Abbiamo iniziato ad utilizzare SORPRENDO qualche anno fa all’interno delle attività di orientamento in uscita con gli studenti del quinto anno. L’anno scorso è stato utilizzato da tutti gli alunni del terzo anno all’interno dei percorsi in Alternanza scuola lavoro e quest’anno, oltre a coinvolgere gli alunni delle nuove classi terze, proporremo agli studenti del quarto anno coinvoti nei percorsi in alternanza nuove attività che prevedono l’uso del software. L’idea è, dal prossimo anno, di proseguire il lavoro svolto anche nel quinto anno.
Infine, abbiamo deciso di sfruttare al massimo la licenza acquistata, utilizzando il software anche nelle attività di orientamento in entrata con gli studenti degli istituti di primo grado.

Può descriverci come utilizzate SORPRENDO all’interno dei percorsi in Alternanza scuola lavoro?
L’utilizzo del software rappresenta la prima attività del percorso in alternanza: l’anno scorso è stato realizzato in gennaio ma quest’anno, forti dell’esperienza precedente, siamo intenzionati a dare avvio all’attività entro novembre. 
Una premessa importante: tutti i docenti coinvolti nella gestione del percorso sono stati precedentemente formati sulla struttura e funzionalità del software grazie ai diversi materiali presenti sul sito www.sorprendo.it e ad ogni docente è stato consegnato un account del software per testarlo. Questo secondo me è un punto molto importante, i docenti devono conoscere lo strumento e condividerne le potenzialità per supportare i ragazzi nell’uso e stimolarli attraverso i percorsi di riflessione che lo strumento propone. 
Attraverso un calendario condiviso con i docenti, le diverse classi sono state accompagnate in aula computer per l’utilizzo del software. Il modulo della durata di due ore prevedeva il raggiungimento di specifici obiettivi attraverso l’uso del software: ad esempio, l’utilizzo del questionario degli interessi allo scopo di inserire nella sezione ‘Il mio piano’ almeno 5 professioni che risultavano possedere un elevato livello di compatibilità; per almeno una di queste professioni era necessario indicare delle attività utili ad approfondirne la conoscenza; ecc. Durante l’utilizzo dello strumento era garantita la presenza del docente per richieste di chiarimento o analisi di domande che portavano alla riflessione elementi ai quali gli studenti non avevano ancora mai pensato. I risultati sono stati oggetto sia di una riflessione in plenaria che, ove ritenuto necessario, di un approfondimento attraverso colloqui individuali.
Anche qui, sottolineo l’importanza di definire degli obiettivi ben precisi nell’uso del software: ritengo poco utile chiedere semplicemente agli studenti di compilare i questionari e vedere cosa succede. Gli studenti vanno stimolati nel ragionare sulle domande poste, nel comprendere gli esiti dei questionari, nell’individuare attività che vadano oltre tale compilazione.
Ad aprile, dopo le esperienze in alternanza, agli studenti è stato richiesto di verificare le risposte date ai questionari anche alla luce delle attività svolte e delle competenze apprese in contesti esterni. I risultati sono stati spesso ‘sorprendenti’ perché le esperienze hanno portato gli studenti a riflettere più concretamente sulle domande poste e i risultati ottenuti differivano in diversi casi da quelli precedentemente ottenuti aiutandoli nel difficile processo di conoscenza del sé e del mondo del lavoro e delle professioni. Anche in questo caso sono stati garantiti dei momenti di riflessione sugli esiti di tale attività.

Quali sono secondo lei le caratteristiche del software che lo rendono uno strumento particolarmente efficace nella gestione dei percorsi in Alternanza scuola lavoro? 
Le attività in alternanza scuola lavoro realizzate nella terza classe rappresentano spesso, per gli studenti, la prima occasione per riflettere su sé stessi in relazione al mondo del lavoro e delle professioni. Il software intuitivo e di facile utilizzo permette agli studenti di ‘guidare’ questa prima riflessione senza perdersi nelle informazioni. 
La caratteristica che ritengo fondamentale è sicuramente la possibilità di modificare le proprie risposte e creare ulteriori attività sulla base di nuove esperienze giungendo a risultati differenti o confermando i risultati già ottenuti. Questo rispecchia proprio il processo ricorsivo di riflessione alla base dell’alternanza scuola lavoro in cui gli studenti si ‘mettono alla prova’ più e più volte per acquisire nuove competenze e conoscere se stessi e l’ambiente esterno per giungere al termine del percorso formativo ad una scelta consapevole. 
Infine, il software permette di tenere traccia delle attività svolte e questo è molto utile ai fini della documentazione e della programmazione delle attività da parte dei docenti.

In termini di costi-benefici cosa si sente di dire? Lo ritiene uno strumento “sostenibile” da parte degli istituti che lo devono acquistare? 
Grazie ai finanziamenti previsti per la gestione dei percorsi in Alternanza, l’acquisizione dello strumento è senza dubbio sostenibile da parte di tutte le scuole. 
Vista l’enormità delle proposte che arrivano continuamente alle scuole è necessario razionalizzare le risorse verso attività e strumenti che si rilevano di ‘qualità’ per i percorsi: sulla base della nostra esperienza, SORPRENDO, è diventato un ‘punto fermo’ a cui non intendiamo rinunciare e che sicuramente ci sentiamo di consigliare a tutte le scuole che intendono garantire ai propri studenti un percorso in alternanza scuola lavoro efficace non solo ai fini formativi ma anche orientativi così come richiesto dalla normativa vigente.