L’intervista. sorprendo nei servizi per l’impiego. l’esperienza del centro per l’impiego di asti

L’orientamento è una delle princiali e più specialistiche funzioni dei Centri per l’Impiego e una delle azioni fondamentali nell’ambito delle politiche attive per il lavoro. Soprattutto quando ai servizi per l’impiego si rivolgono persone giovani è fondamentale poter avere a disposizione strumenti digitiali in grado di favorire e accompagnare le attività di orientamento, al fine di fornire un supporto nella delicata fase di analisi e scelta di un obiettivo professionale e nella stesura di un piano di azione per rendere quell’obiettivo accessibile.

A questo scopo molti enti e scuole utilizzano il software SORPRENDO, proprio a supporto di attività di orientamento specialistico. Oggi incontriamo il dottor Angelo Giovanni Amerio, che condividerà la sua esperienza con SORPRENDO nell’ambito dei percorsi di orientamento realizzati dal Centro per l’Impiego di Asti.

Il dottor Angelo Giovanni Amerio si occupa del Programma Obiettivo Orientamento Piemonte e coordina i servizi di orientamento sul territorio di Asti, curandone il raccordo con il Centro per l’Impiego e con il Servizio Orientamento Giovani.

Con quale target di utenti ha utilizzato il software per l’orientamento SORPRENDO?
In genere utilizzo SORPRENDO con un target di età che varia dai 18 ai 22 anni. 
Ho realizzato attività con delle classi quarte di Licei e Istituti Tecnici per promuovere negli studenti la consapevolezza di se stessi e la conoscenza del mondo del lavoro. Mi sono inoltre rivolto a studenti iscritti al secondo anno di un Istituto Professionale con le più disparate situazioni di percorso scolastico: spesso questi studenti hanno già cambiato il loro percorso di studi almeno una volta. Alcuni sono già quasi maggiorenni, ma hanno le idee ancora poco chiare e, non di rado, dichiarano di essere molto demotivati. 
Inoltre ho sperimentato dei percorsi di orientamento con ragazzi che desideravano cambiare il loro percorso di studi o entrare nel mondo del lavoro.

Ci vuole raccontare come ha realizzato l’attività di orientamento con gli studenti dell’Istituto Professionale?
Essendo un’attività che prevedeva anche uno stage in azienda, ho associato l’utilizzo di SORPRENDO alla creazione del Curriculum Vitae, basato sulla descrizione delle competenze “non formali”.

Mi sono focalizzato sui loro interessi e competenze trasversali in quanto si trattava di studenti che non avevano avuto molte esperienze di lavoro, ma che si stavano affacciando per la prima volta al mondo del lavoro. Ho cercato di farli uscire dalla routine scolastica proponendo loro un’attività innovativa e più dinamica. 
La compilazione del questionario degli interessi e delle abilità presenti in SORPRENDO avveniva in gruppo, nel senso che uno studente operava alla LIM, mentre gli altri seguivano dai propri dispositivi e personalizzavano l’interazione con lo strumento in base alle proprie esigenze.
Durante la compilazione della sezione relativa agli interessi personali, li invitavo ad approfondire il significato di ciascuna domanda. In seguito analizzavo con loro le professioni che risultavano maggiormente interessanti o che non conoscevano. Questa riflessione su sé stessi e su determinati percorsi di carriera è stata molto utile per poi introdurre l’attività di ideazione del Curriculum Vitae.

Come ha realizzato invece il percorso di orientamento con i ragazzi che desideravano entrare nel mondo del lavoro o che volevano cambiare il proprio percorso? Come ha utilizzato SORPRENDO?
Le riporto una tra le tante esperienze. 

Ho offerto consulenza ad un ragazzo che ha avuto due insuccessi: uno in ambito universitario e in seguito uno anche in ambito lavorativo. In questo caso, ho lasciato che lui rispondesse al questionario degli interessi di SORPRENDO autonomamente.L’ipotesi di partenza era che non possedesse un’idea chiara delle sue aspirazioni. In seguito al lavoro svolto in autonomia, che gli ha permesso di esplorare i suoi interessi, l’ho supportato nell’analisi dei percorsi di carriera che risultavano maggiormente compatibili con le sue risposte e questo è stato molto utile. 

Tramite le mie esperienze con SORPRENDO, ho capito che le situazioni sono solitamente di due tipi:
– Il caso in cui le professioni che emergono tramite l’uso del software rispecchiano esattamente gli interessi che la persona dichiara di possedere e quindi SORPRENDO permette di ricevere una conferma sulle scelte da effettuare. 
– Oppure il caso in cui le professioni che emergono non corrispondono con quelle che la persona immaginava. In questo ultimo caso lascio riflettere prima autonomamente e in seguito invito il ragazzo ad approfondire i diversi percorsi di carriera emersi. 
SORPRENDO può essere utile non solo per approfondire le professioni, ma anche per capire come acquisire le competenze richieste e mediante quale percorso formativo.

Durante il colloquio è importante tenere comunque in considerazione l’offerta formativa presente sul territorio e, se vi è la possibilità, da parte della persona, di trasferirsi in un’altra città.

Quali sono, secondo lei, le caratteristiche del software che lo rendono uno strumento particolarmente efficace nella gestione degli interventi di orientamento?

La principale caratteristica è la spinta al ragionamento. Infatti, per me il vantaggio è proprio quando emerge la non compatibilità con una determinata professione sperata, infatti in questo caso è importantissimo supportare il processo riflessivo del ragazzo cercando di far emergere i motivi per i quali quella determinata professione non è risultata compatibile e quali sono le azioni da mettere in atto per migliorare o acquisire le competenze richieste per svolgere una determinata professione. Si ragiona sul percorso formativo da poter intraprendere e sull’ampliamento delle conoscenze del ragazzo sul mondo del lavoro.

Ringraziamo il dottor Amerio per la sua preziosa testimonianza.