Scegliere la scuola secondaria di secondo grado. il laboratorio di orientamento con sorprendo alla fiera “banchi di prova” di senigallia

Prosegue il nostro viaggio tra le possibilità di utilizzare il software SORPRENDO nell’ambito delle attività di orientamento. In questa occasione protagonisti sono stati gli studenti delle scuole di primo grado alle prese con la scelta dei percorsi previsti dal II ciclo di istruzione, con il Laboratorio “Esplorando le professioni con SORPRENDO”, proposto nell’ambito della Fiera dell’orientamento “Banchi di Prova“, organizzata dal Comune di Senigallia.

Scopriamo come è stato utilizzato lo strumento in questo contesto, intervistando la dottoressa Cristiana Carnevali, che ha condotto l’incontro con gli studenti e con le famiglie.

Le iniziative di orientamento nell’ambito di eventi e manifestazioni rischiano spesso di avere un funzione più informativa, fornendo indicazioni sulle opportunità, mentre non sempre si riesce ad aiutare gli studenti a riflettere sulle proprie motivazioni e aspirazioni professionali. Ne parliamo con Cristiana Carnevali, esperta di orientamento, che da anni si occupa di consulenza di carriera e conosce bene le potenzialità del software SORPRENDO.

Chiediamo quindi a Cristiana Carnevali di raccontarci come il software sia stato utilizzato in un contesto particolare come quello di una fiera dell’orientamento.
“Le attività di orientamento con SORPRENDO sono state realizzate attraverso due laboratori che hanno coinvolto circa 20 studenti di scuola di primo grado ciascuno. La durata di ciascun laboratorio era di 2 ore. L’obiettivo è stato quello di stimolare una riflessione sul loro processo di scelta e sulla loro conoscenza delle professioni e aree di attività collegate ai percorsi formativi del secondo ciclo di istruzione anche in una prospettiva a medio – lungo termine, come nel caso di chi sceglie un percorso liceale perché ha in mente un percorso post diploma collegato ad un specifico orizzonte professionale: per esempio, fare il medico o l’avvocato”.

Il laboratorio quali attività ha previsto?
“In ogni laboratorio, ho cercato fin da subito di coinvolgere i ragazzi chiedendo cosa si aspettavano da questa giornata e cosa significasse per loro la parola ‘orientamento’. Le loro risposte ci hanno portato a parlare di quali sono gli strumenti a disposizione per orientarsi e ho presentato il software SORPRENDO come uno di questi strumenti a loro disposizione. Ho consegnato ad ogni studente un account individuale di SORPRENDO e abbiamo fatto l’accesso al software tramite gli smarthphone e alcuni pc portatili.

Per prima cosa, abbiamo esplorato la sezione ‘Aree di attività’ in cui le professioni sono raggruppate sulla base di alcune caratteristiche che hanno in comune e non corrispondono esattamente a settori professionali. Ad esempio, c’è l’area sociale, l’area natura e ambiente, ecc. 

Ho quindi chiesto ad ogni studente di scegliere un’area che sentisse come maggiormente vicina ai suoi interessi su cui siamo poi ritornati a fine percorso.

Successivamente abbiamo analizzato le varie sezioni informative delle professioni sul software a partire da una professione che non conoscevano in modo tale che capissero quali sono le informazioni utili per poter comprendere le varie caratteristiche di una figura professionale. Ci siamo soffermati soprattutto sulla sezione ‘Percorso formativo’ evidenziando come spesso le professioni prevedano dei percorsi formativi ‘preferenziali’.

Siamo poi passati a compilare il questionario degli interessi/preferenze, indicando come ‘Livello professionale’ il livello 3. Il ‘Livello professionale’ è un’opzione in SORPRENDO di cui spesso viene sottovalutata l’utilità.

La scelta del ‘livello professionale’ in SORPRENDO permette di indicare al software il titolo di studio in possesso dello studente o quello al quale lo studente aspira. In questo modo il software è in grado di elaborare le risposte date ai questionari presentando solo le professioni che mediamente richiedono quel titolo di studio. Ovviamente è possibile selezionare più livelli contemporaneamente in base alle caratteristiche dell’utente e delle esigenze orientative. Questo meccanismo permette di evitare di soffermarsi su professioni troppo ‘basse’ o troppo ‘alte’ rispetto al livello di studio conseguito o che si ha intenzione di conseguire in futuro.

Infatti, il livello 3 corrisponde ai titoli dei percorsi IeFP e il diploma di scuola di secondo grado e nel nostro caso permetteva agli studenti di verificare i loro interessi verso aree e professioni che richiedono mediamente di frequentare determinati percorsi del secondo ciclo, fornendo quindi elementi utili proprio per la scelta che devono compiere questi ragazzi.

Tutte le domande del questionario degli interessi/preferenze prevedono un testo di approfondimento per chiarire il significato della domanda ma quando sono stati richiesti dei chiarimenti è stato utile condividere la spiegazione della domanda con tutto il gruppo per mettere in evidenza il collegamento di tali elementi di riflessione con il compito di scelta che gli aspetta.

Dopo le prime 50 domande il software in automatico prevede la possibilità di visualizzare l’elenco delle aree di attività e delle professioni presenti nel software ordinato sulla base del livello di compatibilità e cioè di coerenza tra le risposte date dai ragazzi e le caratteristiche delle singole professioni e aree. Abbiamo fatto una prima analisi del significato da attribuire a questa ‘classifica’ e abbiamo proseguito completando tutte le restanti domande del questionario degli interessi/preferenze e rispondendo anche al questionario sulle abilità.

Al termine dei questionari è stato molto interessante prendere in considerazione sia i risultati di chi aveva ottenuto professioni coerenti con il percorso di studio che aveva in mente di scegliere sia chi invece si ritrovava molto ‘sorpreso’ dalle professioni proposte! In questo secondo caso, siamo andati a vedere il perché di certi livelli di compatibilità entrando nella sezione ‘Compatibile con le tue risposte?’ presente in ogni professione e modificato le risposte date se non corrispondevano a quello che realmente pensavano i ragazzi e verificato come i risultati cambiassero sulla base di queste modifiche.

Infine abbiamo modificato il livello professionale, inserendo anche il livello 4 e 5 (studi post-diploma) e questo ha, da una parte, aperto la riflessione a nuove professioni ritenute interessanti per i ragazzi alle quali non avevano pensato e che richiederebbero un ulteriore percorso di studi dopo il diploma, e dall’altra, diversi studenti che erano intenzionati a scegliere un liceo si sono ritrovati le professioni alle quali ‘puntavano’ e che richiedono un percorso post diploma. Ogni studente è stato invitato a verificare se tra le ‘Aree di attività’ quella che loro avevano inizialmente scelto fosse quella che presentava il maggior numero di professioni compatibili e nel caso verificare perché. Questa operazione è molto semplice grazie allo specchietto riassuntivo che si crea nella sezione ‘Aree di attività’ dopo aver risposto ai questionari.

L’attività strutturata in gruppo ha permesso molto bene di far emergere diversi stereotipi che i ragazzi possedevano rispetto ad alcune professioni e, in alcuni casi, il basso livello di conoscenza anche di quelle previste in esito ai percorsi del secondo ciclo ai quali intendevano iscriversi.

Gli studenti hanno espresso qualche valutazione sullo strumento?
Erano felici di poter usare i propri telefoni cellulari e i pc portatili per l’attività. Non sono emerse difficoltà particolari e i ragazzi hanno confermato la semplicità nell’uso dello strumento. Anche i genitori intervenuti si sono mostrati molto interessati all’attività e allo strumento. Effettivamente anche per i genitori questo momento di scelta è molto importante e spesso sentono il bisogno di avere il sostegno e l’aiuto di esperti.

Il coinvolgimento dei genitori in attività di orientamento spesso è molto difficoltoso. Forse una fiera dell’orientamento a cui i genitori accompagnano i figli può essere un’ottima occasione per creare dei momenti di confronto e attività di supporto.

Infatti, al termine del laboratorio, alcuni genitori si sono avvicinati ed erano stati soprattutto colpiti da come il cambio del ‘livello professionale’ avesse modificato anche di molto i risultati aprendo a professioni e relativi percorsi che prima non erano stati presi neppure in considerazione e della capacità dello strumento di diventare una sorta di ‘vocabolario’ delle professioni. Molte professioni proposte dal software non erano conosciute neppure dai genitori, a dimostrazione di quanto siano utili queste attività di orientamento in uscita dalla scuola secondaria di primo grado.

Ringraziamo la dottoressa Cristiana Carnevali per questa preziosa testimonianza.